martedì 11 dicembre 2012

PONTIFEX. IL FUTURO SBARCA IN VATICANO.

Stavolta ci siamo. La Chiesa esce dalla sua secolare chiusura e scende tra i mortali. Le alte schiere clericali decidono di comprendere il punto di vista del mondo che vive, lavora e fa l'amore all'esterno alle mura vaticane, chè anche all'interno lo fanno ma in modo diverso, un pò più nascosto.

In ogni caso i Cardinali consiglieri del Papa hanno compreso che se non vogliono perdere ulteriormente l'affetto dei credenti devono fare un bagno di umiltà e porsi dal punto di vista della gente comune.

E cosa hanno pensato di fare? Come hanno deciso di muoversi per intercettare il consenso perduto?

Hanno finalmente avallato l'utilizzo del preservativo nei rapporti sessuali? Di più. Hanno accettato i sollazzi prematrimoniali? Molto di più. Hanno deciso di sdoganare la figura della donna nell'ordine ecclesiastico? Molto, ma molto di più.

Lo sbarco nell'era contemporanea della Chiesa va assai oltre tutte queste ipotesi fantapolitiche: il Papa si svecchia sbarcando su Twitter!

Avete capito bene: Papa Benedetto XVI, anche noto come PAPARATZI (dalla canzone che in privato si vocifera lui adori e balli spesso) si è creato il suo account su Twitter e da oggi, digitando il nome utente @pontifex, si potrà inviargli messaggi, chiedergli consigli,  porgli domande ed ogni tipo di curiosità riguardanti la sua vita privata e la Chiesa.

Un successo immediato: followers in crescita al ritmo di 7000 al secondo, per un totale di più di 600.000 in pochissimi giorni. Un'enormità. Più dell'ex-velina Melissa Satta, che rimane pur sempre un metro di popolarità a cui rapportarsi e che però posta messaggi di spessore un pò minore rispetto alle questioni esistenziali e religiose, tipo la palestra o le sue nuove calzature... Per quanto anche Benny the 16th ne avrebbe di scarpe e babbucce da fotografare e postare.

In ogni caso Benedetto è divenuto a tutti gli effetti una Twitstar.

Twitter è un social network a suo modo estremamente snob, non è una chat tipo botta-risposta, quanto piuttosto un'enorme bacheca virtuale più lunga del rotolone di carta igienica della nota pubblicità, che consente agli utenti interessati ad una persona di poterla seguire cliccando sul suo account, senza che necessariamente quest'ultima debba contraccambiare.

E su questo meccanismo di social il Vaticano si è illuminato: poteva il Papa perdere una simile occasione per spazzare via in un sol colpo la polvere depositata sulle sue vesti barocche e obsolete?

Se però Melissa Satta ogni tanto risponde ai suoi seguaci (magari a monosillabi e con molti errori ortografici) il Papa su Twitter riconferma una sua peculiare tendenza all'empatia ed al dialogo pari a quella di un'insalatiera dell'Ikea: Sua Santità infatti non ha ancora twittato un solo pensiero, una foto osè, una battuta scorretta, nulla. Si dice che inizierà dal 12 dicembre. Ma il non twittare, cosí come lo scegliere di non seguire nessun utente,  paradossalmente svela molto di più. 

Che la Chiesa Cattolica fosse autoreferenziale ne avevamo già sentore, ma ora che il silente account del Papa ha scelto di seguire solamente 7 utenti twitter che sono poi i suoi vari account in diverse lingue, ne abbiamo avuto la conferma definitiva. Avete capito bene: si segue da solo, se la canta e se la suona, un pò come se il Papa.it seguisse il Papa.fr per vedere se il suo alter ego francese ha qualcosa di curioso da dire.

Si capisce subito che con un'impostazione così 'chiusa' twitter è manna dal cielo per il Vaticano perchè di fatto già di suo riproduce il rapporto tra la Chiesa Cattolica e i suoi fedeli: un legame a senso unico nel quale chi 'comanda' si esprime su tutto ció che desidera e i suoi seguaci si limitano a prendere atto delle sue idee anche quando piuttosto originali e bislacche.

Per carità, mi auguro di sbagliare, ma ho come l'idea che questa twitterizzazione del vaticano sarà un'altra occasione mancata per avvicinarsi alla vita vera dei cattolici di tutto il mondo che vedranno le loro domande cadere nel vuoto, soprattutto se scomode.

Comunque ai seguaci (tantissimi) della Chiesa Cattolica spesso non interessa poi tanto avere risposte precise e logicamente motivate e in fondo, come tutto nella vita, se ci credi e sei felice tu, va bene così.

Questo tipo di affiliazione incondizionata e priva di interrogativi è conosciuta dai più come FEDE. Più recentemente la stessa fervente adesione, contraddistinta da manifestazioni di accettazione incondizionata  del verbo, si è palesata anche sotto nuove forme di culto e di aggregazione delle quali la più nota ha poi preso il nome di BERLUSCONISMO.