mercoledì 29 febbraio 2012

I MARITI DI COSTANZO E RUTELLI.

Ancora voti. Quest'oggi mi attanaglia l'impellente bisogno di dare le pagelle agli unici individui in odore di santità che la nostra nazione riconosca come tali, coloro a cui i giornali dedicano approfondimenti da otto colonne praticamente tutti i giorni e che, fortunatamente per noi italiani, rappresentano le punte di diamante del rinascimento culturale del nostro paese: i nostri divi del piccolo schermo. Lo voglio fare soprattutto perchè, dopo aver trattato della premiatissima Meryl Streep, penso sia necessario tracciare un parallello con i talenti dello spettacolo del nostro paese, spesso sottovalutati ma assai dotati anche loro di qualità non indifferenti.
Vediamo quali.

MASSIMO GILETTI.
La domenica pomeriggio approfondisce in un salotto urlante (nel quale non manca mai Barbara Palombelli) l'evento più rilevante di cronaca nera (nell'ultima settimana Sanremo) sviscerandolo con competenza e attenzione. Peccato che nessuno riesca ad ascoltare una parola di quello che dice perchè troppo distratto dal nido di paglia unto di miele che ha incollato in testa. 

BARBARA PALOMBELLI.
Marito di Francesco Rutelli. Ma lei è più famosa di lui. Vabbè, non ci vuole molto.. La inserisco perchè, pur non essendo propriamente star televisiva, è comunque sempre in prima linea a dissertare su tutto e tutti in ogni salotto dell'etere. Se avessi un divano a casa mia, verrebbe prontamente anche qui da  me.

ALBA PARIETTI.
Anche lei disserta di tutto e tutti ovunque, specialmente da Vespa. Sa fare un pò di tutto. Sfortunatamente per noi, male.

BRUNO VESPA.
Il Brunone nazionale tratta spesso di omicidi efferati sfregandosi le mani mentre parla di coltelli, di sangue, di ritrovamenti di cervella e di braccia mozzate. Se uno non lo conoscesse, si potrebbe quasi pensare che in quei momenti lui provi un qualche sottile piacere, ma sono solamente illazioni: è semplicemente un grande giornalista con la passione per la geografia italiana: Garlasco, Cogne, Avetrana...

ENRICO MENTANA.
E' bravo. Ma mette più ansia dell'esame di maturità o della visita dal cardiologo quando sai già che l'elettrocardiogramma verrà sfalsato per l'agitazione. Ecco, lui fa lo stesso effetto. Anzi di più.. Si consiglia la visione del suo TG solo a pranzo, la sera si rischierebbe di non dormire per la troppa adrenalina.

MARIA DE FILIPPI
Marito di Maurizio Costanzo. Presenta in TV come se stesse a casa sua. A lei dobbiamo la creatura televisiva che meglio rappresenta l'Italia degli ultimi anni: "Uomini e Donne". Un programma in cui tutti corteggiano tutti (gridando in dialetti incomprensibili) per poi approdare in qualche reality show e in esclusiva sui settimanali diretti da Sandro Mayer. Che poi comprano solo le parrucchiere e i tronisti stessi. E Sandro Mayer, credo.

MAURIZIO COSTANZO.
Attualmente conduce un programma su raiuno, ma non si capisce più quello che dice, quindi non saprei..

CRISTINA CHIABOTTO.
Non prende una vocale, non ci riesce proprio.

VALERIA MARINI.
Non prende una volcale, non ci riesce proprio.

GABRIEL GARKO.
Non prende una vocale, non ci riesce proprio.
Ok, cambio il filone sennò la lista diventa infinita..

BARBARA D'URSO.
Invita tutti, ma proprio tutti, i disgraziati e i reietti rintracciabili sul territorio italiano per poterli compatire in diretta alla ricerca della sua definitiva affermazione in qualità di Santa presso le massaie italiane. Ma ha troppe tette, non ci riuscirà. Grazie a Dio.

CHI L'HA VISTO.
Un brand che vive oltre i conduttori. Qui si cercano le persone che poi Bruno Vespa dichiara morte.

ALESSIA MARCUZZI.
Presenta sempre a gambe larghe. Sarà l'abitudine.

EZIO GREGGIO.
Non faceva ridere già ai tempi del "drive in". Coerente.

CARLO CONTI.
Non riesco a ricordare il momento preciso in cui il suo folgorante carisma ha fatto la sua irruzione sui nostri teleschermi. Uno che lascia il segno.

ELISABETTA CANALIS.
Le abbiamo provate tutte, anche ad esportarla. Purtroppo ritrova sempre la strada per tornare.

SIMONA VENTURA.
La più grande presentatrice italiana. Ecco...

EMILIO FEDE.
Showman completo, cabarettista e imitatore.

GAD LERNER.
Brutto. Veramente troppo per trascurare il fatto in sè.

GIORGIO PANARIELLO.
E' bravo quando fa Renato Zero. Direi che è tutto.

MILLY CARLUCCI.
Bionica: non mangia, non dorme, non suda. Ride solamente. E fa gli addominali mentre dorme per ottimizzare i tempi. Se la tocchi è fredda.

ANTONELLA CLERICI.
L'anti-Carlucci. Lei mangia, dorme e suda. E fa gaffe. Concludo infatti, omaggiandola, allegando il video di una delle sue dichiarazioni più famose.


lunedì 27 febbraio 2012

MERYL "guardaquantosobrava" STREEP.

A poche ore dall'aver ritirato il suo terzo Oscar (record assoluto) e dopo, credo, la 177sima nomination, pare d'obbligo spendere due parole sulla pluripremiata Meryl "guardaquantosobrava" Streep.


Grandiosa, inarrivabile, epica, talentosissima, unica, in una parola, insopportabile.

Perchè, diciamocelo, in ogni fotogramma dei suoi film (molti trascurabili ma illuminati dalla sua "sempiterna" interpretazione) sembra che ti guardi dallo schermo per ricordarti quanto è brava: osservatemi voi sciattoni mentre affogo nelle lacrime e rinucio piangendo a Robert DeNiro, e ora guardate come sono brava a ballare e a cantare gli Abba, perchè io sono anche brillante e rosicate mentre, ginnica, risalgo il fiume e giro perfino un film avventuroso perchè IO sono perfino tosta. Insomma una cosiddetta prima della classe.

Meryl (le do del tu così provo a renderla una di noi) deve essere una di quelle che a scuola aveva tutti 12 in pagella (si, 12, di più del massimo consentito) che non ha mai copiato neanche quando c'era da fare il copiato alle elementari, anche lì lei già si rifiutava. Meryl in testa ai comitati di protesta studenteschi. Meryl che non marinava  mai la scuola e se lo faceva non falsificava di certo la firma della mamma perchè era talmente brava che i genitori sostenevano le cause da lei sposate per gli scioperi. Meryl promossa a pieni voti senza studiare, perchè a lei bastava una rapida lettura. E poi Meryl campionessa di sport, Meryl la prima a sviluppare e via così..

Meryl poi un giorno avrà accompagnato (controvoglia ovviamente) un'amica ad un provino al quale, per caso, hanno preso lei, e allora ha tentato la carta del cinema, ma solo per gioco, perchè in realtà Meryl avrebbe voluto diventare una dottoressa per salvare i malati in Africa. Cosa che Meryl probabilmente un giorno farà comunque.

Nel frattempo mai una parola fuori posto, una tetta scappata, una parolaccia (secondo me neanche un perdirindina) sempre lo stesso marito da anni, gli stessi figli (vabbè questo è normale) e interviste nelle quali, la talentosissima Meryl, ci ricorda di sentirsi una persona normale, con i problemi di tutti e tante giornate no...

Praticamente perfetta. Insopportabile appunto. Odiosamente onnipresente da anni. Le mettono i denti da Tatcher o la panza da cuoca e giù di Oscar a piene mani. Adesso dicono che il suo accento inglese nel fare la Tatcher è perfetto. Embè? Pure Panariello è uguale a Zero quando lo imita, gli vogliamo dare un Oscar per questo?!?

Invece gli americani sono così, gli Oscar li danno sempre per i film brutti nei quali c'è un'attrice, spesso figa, truccata da cessa o un attore, magari bravo, acchittato da portatore di handicap. Per questo genere di prova d'attore loro vanno in brodo di giuggiole a prescindere dal film. Una festa di premi e riconoscimenti.

Adesso, cara Meryl, goditi questo tuo ennesimo Oscar ma, te lo chiediamo in ginocchio, recita da cagna nel tuo prossimo film e rendilo una vera boiata o  in alternativa potresti accettare una parte nel cinepanettone accanto a De Sica e Boldi, restituendo a noi, normalissime anime di questo pianeta, l'idea che anche tu sia un essere umano all'occorrenza cialtrone.

E se proprio non puoi, almeno, mentri ritiri il prossimo premio, fai una scorreggetta. Un peto. Questo ci aiuterebbe molto. Grazie.


sabato 25 febbraio 2012

BERLUSCONI, GLI "ITALIA-INETTI" E IL MAGO OTELMA

"ESTINZIONE DEL REATO". Non colpevole, non innocente. Estinto. Esattamente come lui voleva e come ha fatto in modo che accadesse.

Giubilo nel regno! Il Re l'ha fatta franca di nuovo. I sudditi (nani e ballerine) tirano un sospiro di sollievo: non dovranno subito correre a rilasciare interviste per prendere le distanze da... chi? io? nooooo, mai... e potranno ancora per un pò godere dei loro privilegi.

La verità è che Berlusconi ha vinto su tutta la linea. Ha sempre avuto ragione lui: lo Stato è, di fatto, piegato alle sue esigenze, alle sue priorità, alla sua spavalderia. Rischia, gioca, vende fumo, mente e pur sapendo lui stesso e noi che sta mentendo, comunque lo si sta a guardare mentre compie l'ennesima magia ed esce illeso anche questa volta da un'altra questione che poteva essergli fatale. Spregiudicato. Un vero mago.

Proprio come il mago Otelma sull'isola dei famosi: è calvo, esagerato, vestito in maniera non consona, fuori contesto, non credibile, cialtrone a livelli indicibili, eppure si sta lì a guardarlo mentre compie l'ennesimo insulso rito di propiziazione. Lo si guarda rapiti per lo stesso principio del gatto schiacciato: ti fa ribrezzo ma non puoi far a meno di fissarlo. Otelma risponde alle domande di Nicola Savino dallo studio, Berlusconi a quelle di un Magistrato in Tribunale (o almeno dovrebbe) ma il risultato finale è il medesimo: un spettacolo puramente televisivo, con tanto di nomination, striscia quotidiana, visibilità e popolarità alle stelle.

Berlusconi è così: squisitamente televisivo.. La sua, di vita, non sarà ricordata come quella di un grande statista, quanto piuttosto come una saga stile "centovetrine". Un vero reality show, il suo reality show. Scintillante e vincente. Vai a spiegare ad un quindicenne nato e cresciuto in questa Italia mediasettizzata, che la politica non è questa qui, che non è che vinci se hai rigirato la frittata e con una serie di cavilli hai portato a casa la partita. Non puoi spiegarglielo semplicemente perchè non è più vero, perchè l'evidenza non ammette repliche teoriche, perchè lui ha vinto di nuovo, perchè ha raggiunto il suo scopo ed il messaggio che ne scaturisce è incontrovertibile: non importa il come, la cosa che conta è che tu ottenga la tua vittoria finale.

E poco cambia se il tuo scopo finale è propiziare con un rito idiota le piogge sull'isola dei famosi oppure raggirare la legge mettendolo nel culo a tutti gli italiani che normalmente in Tribunale fanno fatica perfino a contestare una semplice multa, perchè tanto gli "italia-inetti" si divertono tanto anche così: a loro basta un altro derby o una farfallina che spunta dalle mutande.

Affinchè la quadratura del cerchio sia compiuta manca ancora un'ultima cosa in questa ennesima farsa giudiziaria, un sacrosanto televoto da casa: per lei Berlusconi ha fatto bene o no a farsi prescrivere?

P.S.
Ovviamente il televoto è riservato solo ai maggiori di anni 18...

martedì 21 febbraio 2012

LE PAGELLE AI POLICITI ITALIANI

Ascoltando dalla stanza accanto il TG condotto da Mentana "Mitraglia" e concentrandomi solo sulle parole proferite dal salvatore degli ascolti de La7, ho realizzato come nell'arco di 30 secondi abbia fatto i nomi di almeno 6 politici italiani. Mi si è accesa la lampadina e, se possibile con meno competenza di quella usata per i protagonisti sanremesi nel precedente post, ho deciso che è giunta l'ora di dare le pagelle anche alle simpatiche persone che ci governano, alla selva di politicanti italiani "made in Bagaglino". Chiedo scusa fin da subito per quelli che ho omesso, ma sarebbero troppi, instancabili e tutti pieni di lodevi iniziative degne di nota.

Il Presidente Monti
E' uomo tutto d'un pezzo. Nel vero senso del termine. E' sempre rigido. Per carità, è un bene per l'Italia. Ma dà come l'idea di aver ingoiato una quantità esagerata di viagra che può aver portato ad un irrigidimento più generale...

La Ministra Fornero
Piange molto. Anche noi. Ma lei più di noi. Anche più della Prestigiacomo che, ricordiamolo, ha pianto per anni probabilmente commossa dall'incredulità di essere stata Ministra anche lei.

L'ex Ministro La Russa
Uomo di grande spessore politico: in anni di attività ha lottato con i denti per comprare tanti armamenti. Ma ha anche fornito materiale a non finire a Fiorello. Si aspetta di vederlo prima o poi su qualche isola dei famosi o in qualche programma di cucina. Vedrete.

L'ex Ministro Carfagna
Non ha mai fatto le foto esplicite che molti le attribuiscono, ma il suo ex agente era Lele Mora. Questo è anche peggio.

L'ex Ministro Gelmini
Anche lei forgiata sulle tavole del palcoscenico del Bagaglino, ha riformato tutta l'Università italiana senza mai averne realmente frequentata una. Ma la riforma più riuscita attribuitale è quella delle infrastrutture stradali con la costruzione del tunnel più famoso e lungo d'Italia.

Il sottosegretario Santanchè
Va subito detto: una donna simpatica ancor prima che competente. Sottosegretario e Santanchè, due vocaboli incautamente accostati nonostante le prevedibilissime conseguenze. Se è accaduto questo, uno potrebbe addirittura pensare, che so, ad un animatore di crociera Presidente del Consiglio..

L'ex Presidente Berlusconi
Magari non ha creato il milione di posti di lavoro che aveva promesso, ma tante zoccole le ha sistemate.

Paris Hilton
Ah no, lei non c'era nel governo Berlusconi. Con lei non ha fatto in tempo...

L'ex Ministra Melandri
Simpatica, empatica, preparata, gioviale e per nulla snob.

L'on. Walter Veltroni
Come politico, scrive molti libri e guarda molti film.

L'on. Francesco Rutelli
"cam tu Italy, biutiful cauntrisaid"... vabbè...

L'on. Massimo D'Alema
Ha la faccia del pignoratore di appartamenti. Tranne di quello che, chissà come, ha occupato lui per anni.

L'on. Scajola
Anche lui ha un appartamento, addirittura con vista sul Colosseo. Ma il suo è di proprietà.. perchè qualcuno glielo ha pagato.. a sua insaputa.. ok, è strano, ma non si può sempre pensar male!

L'ex Ministro Umberto Bossi
Mente sopraffine della Lega Nord. Se il gene si è trasmesso, e così sembra, ci aspettiamo grandi cose anche dalla sua progenia.

Gli Onorevoli Giovanardi e Calderoni
Accomunati nella pagella per aver entrambi usufruito dei posti riservati ai portatori di handicap nel concorso per Parlamentari. Il punteggio più alto di tutti i pretendenti, nelle prove gli è bastato buttare là a caso un paio di idee ciascuno. Presi!

I ministri del Governo Monti
In realtà non li conosce nessuno, il che è cosa buona: vuol dire che lavorano invece di andare in TV da Vespa. Tranne la Fornero. Lei ci va. Ma non potrebbe fare altrimenti, perchè piange molto e la lacrima chiama TV.

domenica 19 febbraio 2012

Sanremo. La pagella finale.

Non posso proprio esimermi questa volta: non si può non dedicare due righe all'ennisima ripetizione del rito pagano/canterino che cotanta parte dell'Italia inchioda davanti alla televisione. Procedo quindi nello stilare, senza alcuna modestia e senza alcun titolo per farlo, un piccolo resoconto della manifestazione.

Emma Marone.
Incoronata vincitrice con una canzone talmente retorica che "Italiaaaa, Italiaaaaa" di Mino Reitano al confronto sembra oggi un testo spinto di Bukowsky.

Gianni Morandi.
Definitivamente andato e non in grado di intendere e di volere. Non rispondeva  più agli interlocutori già a metà della prima puntata. Credo immagini di aver trascorso a casa sua tutto il weekend e, difatti, ha presentato con la stessa presenza di quando si alza dal divano per andare a far pipì.

La modella Ivanka.
Un genio! Ma forse no. Non importa.

Belen
In Italia attualmente è l'unica che è rimasta senza mutande non vergognandosi di darne sfoggio. Sarà che è sudamericana: loro hanno un altro approccio ai problemi.

Elisabetta Canalis
Elisabetta conferma sempre, in ogni occasione, quello che è il suo principale talento: far credere agli altri che abbia una carriera ed un mestiere, quello di... ehm... di... ehm.. di.. ehm...

Rocco Papaleo.
L'unico in Italia che può a ragione rivendicare sulla Carfagna il copyright dello "sguardo della lepre che vede il tir che sta arrivando".

Samuele Bersani.
Ormai merita a pieno titolo il ruolo di cantautore più incompreso di Italia: della sua canzone infatti non si è capita una parola una. Infatti ha subito conquistato il premio della critica. L'ermetismo paga sempre.

Noemi.
La nuova Gabriella Ferri. La nuova Fiorella Mannoia. La nuova Milva. A me ricorda un sacco Manuela Villa..

Chiara Civello.
Ma chi cazzo è?!?

Albano.
Non c'era quest'anno. Grazie a Dio.

Romina.
Non c'era quest'anno. Ma lei non c'era neanche quando cantava con Albano.

Matia Bazar.
Hanno cambiato così tante cantanti che gli rimaneva solo di provare con un Trans. Ed è subito Platinette. Nulla da fare: buttati fuori anche con la "Transtrovata"

Arisa.
Scema scema, l'ha messo in quel posto a tutti.

Loredana Bertè.
Mi è piaciuta molto quando ha suonato la chitarra duettando con Arisa.. Ah no, quello era Josè Feliciano..

Toto Cotugno.
Finalmente Toto torna e si piazza secondo al festival: la grande tradizione italiana torna a Sanremo.. Ah no, questo è per l'anno prossimo..

La sala stampa di Sanremo.
Giornalisti accreditati dei principali quotidiani nazionali tutti impegnati a conquistare un posto tra gli spalti del prossimo serale di Amici di Maria. Vietato nominarla invano..

Maria De Filippi.
Lei è in ogni dove. E' bellissima, preratissima, femminissima, intonatissima, ecc.. Ho paura, devo scriverlo, temo gambizzazioni  e telefonate anonime nella notte..

Nilla Pizzi
Non pervenuta. Ma guardando bene tra il pubblico giurerei di averla vista...




venerdì 10 febbraio 2012

GERRY CALA' E LE DOMANDE IRRISOLTE

Nei pomeriggi di neve a Roma, l'unica cosa che il Sindaco Alemanno (Sindaco e Alemanno nella stessa frase, strano eh?) non ha proibito con una debita Ordinanza è la possibilità di starsene a riflettere a casa mentre fuori cadono chipster di ovatta candeggiata a 90 gradi (per chi non capisce di metafore, leggi fiocchi di neve...)

Elenco qui di seguito, non in ordine di importanza, alcune domande fondamentali che mi rimbalzano nella testa da un pò di tempo a questa parte ed alle quali spero, con l'aiuto di quei pochi lettori che hanno così poca considerazione del proprio tempo da perderlo qui con me, di poter finalmente dare delle risposte. Se ne avete altre non esitate a porle, insieme si è più consapevoli.

Iniziamo.

Il tetrapack del succo di frutta da un litro si deve gettare nella raccolta della carta. Assodato. Allora il piruletto di plastica che fa da becco, come si colloca? Va tolto prima o non fa testo perchè il dettaglio non cambia la sostanza?
Perchè gli angoli dei piumoni dell'IKEA non combaciano mai perfettamente con i sacchi copripiumino? E se chiamasi pium"O"ne allora perchè il sacco è un copripium"I"no?
I coltelli dell'IKEA non tagliano, è un assioma. Ma santo Iddio, perchè allora continui a venderli come tali? Vendili nel reparto tappeti. O se preferisci in quello lampade a risparmio. Ma non in quello delle posate! Al massimo spacciateli per cucchiai, ma coltelli no! Per cosa li usano realmente gli svedesi? E a parte  Bjorn Borg e l'Ikea, cosa c'è in Svezia?
Dove finiscono i calzini durante il lavaggio in lavatrice? Ma soprattutto: perchè c'è sempre un senso di ingiustizia nel buttare anche il calzino intero quando l'unico bucato è l'altro?
Esiste qualcuno che abbia mai riso ad una battuta di Massimo Boldi?
E ad una di Teo Teocoli?
Massimo Boldi e Teo Teocoli sono veramente comici? E Gerry Calà? Quando, come  e perchè è diventato Gerry Calà?
Perchè le chiavi di casa le ritrovi sempre esattamente lì dove dovevano essere e dove le hai già cercate 100 volte imprecando?
Come mai dal meccanico la macchina smette magicamente di fare il rumore che ha fatto fino ad allora? E per lo stesso inspiegabile fenomeno: perchè il dente smette di far male appena entriamo dal dentista?
Perchè chi ha figli è convinto che l'unico posto dove si può andare con i bambini di sabato pomeriggio sia il centro commerciale? E perchè nei centri commerciali non ritrovi mai la macchina? "Eppure era il posto P3, ne sono sicuro..."
"Dopo tanti anni che fai? O ti lasci o ti sposi..." ...Eh?!?
"Tu non hai figli, non puoi capire.." ..Eh?!?
"Se il mondo fosse in mano alle donne non ci sarebbero più guerre"..Eh?!?
(Per queste ultime tre ho evitato di chiedere il perchè, mi sembra inutile..)
Concludo, infine, con la domanda  per eccellenza, quella che mi attanaglia da un paio di lustri e che ho voluto supportare con una riprova visiva: Manuela Arcuri. Perchè?



lunedì 6 febbraio 2012

UOMINI E DONNE.

Chiariamo subito: non sto parlando del, peraltro godibilissimo, programma televisivo a cui tutti noi dobbiamo molto in merito allo sviluppo delle capacità intellettive dell'italiano medio negli ultimi dieci, quindici anni.
Parlo proprio della differenza tra maschietti e femminucce. Credo di aver scoperto il vero spartiacque tra i due sessi, la chiave di volta per poter tracciare la definitiva linea di confine tra i due mondi. Altro che gli uomini tradiscono per sesso e le donne invece si innamorano. Troppo facile. Oppure che l'uomo non potrà mai capire veramente la donna perchè lei è, per natura, mamma e conosce il vero amore, quello universale. Scontato.
La vera differenza che rende inconciliabili i due mondi è, a mio modesto parere... il bagno! Inteso come l'andare in bagno a fare quella cosa lì, quella grossa, non quella piccola che vai e "zic" tiri su la patta e riparti, ma proprio quella importante. La cacca.
Gli uomini la fanno sempre, di continuo, vanno in bagno tutti i giorni, più volte al giorno anche. Per loro il "cacca-time" è il momento della massima concentrazione e del relax assoluto, più di una spa. Nel mentre leggono, fumano, scommettono in borsa e/o al fantacalcio. Nei casi più avvezzi alla pratica, sono in grado di completare l'intera settimana enigmistica nell'arco di due sole sedute, unione dei puntini dall'uno al sessanta compresa. 
Le donne, viceversa, non la fanno mai. Ma proprio mai. O comunque si cimentano nella questione più o meno con la stessa frequenza del Festival di Sanremo: annuale..
Le senti dire: "Beato te! io sono otto giorni che non vado.."
Otto giorni che non vai?!? E riesci a camminare ancora?!? A sorridere?!? A lavorare?!? E come fai a sederti?!? E anche qualora fossero parte di quel ristrettissimo club di "donne regolarmente andanti" non le vedresti mai, che so, leggere ricette o sistemare la spesa mentre sono sedute lì, loro entrano e "zic" per fare la cacca impiegano più o meno lo stesso tempo che un uomo impiega a sorseggiare un caffè al bar.
Inoltre gli uomini, se non la fanno per un giorno, massimo due, cominciano immediatamente ad interpellare la guardia medica, ad assentarsi dal lavoro per malattia, ad allertare i congiunti, perfino a fare testamento nei casi più estremi. Le donne cominciano a mostrare qualche segno percepibile di cedimento solo dopo i primi quindici giorni di astinenza dalla pratica, solamente allora potresti sentirle pronunciare, quasi scocciate, una qualche frase tipo: "forse devo prendere qualcosa.."
Alla fine della fiera, nessuna filosofia spicciola: la differenza tra maschi e femmine si gioca sul terreno pratico e quindi non c'è nulla da fare, le donne sono superiori agli uomini anche quando l'argomento è un momento alto come il  "cacca-time."
Un pò più gonfie, ma comunque superiori.
Chapeau!

giovedì 2 febbraio 2012

Ciarlando: L'UVA BIANCA. L'UVA NERA.

Ciarlando: L'UVA BIANCA. L'UVA NERA.: Perchè l'uva bianca è, in realtà, verde? O l'uva nera? Lo vediamo tutti che giace sui banchi dei supermercati ricca nel suo colore violaceo...

L'UVA BIANCA. L'UVA NERA.

Perchè l'uva bianca è, in realtà, verde? O l'uva nera? Lo vediamo tutti che giace sui banchi dei supermercati ricca nel suo colore violaceo e non certo nero. Allora perchè siamo convinti che sia nera?  Indissolubilmente convinti che abbia il colore più indossato nelle grandi occasioni tipo i funerali,  il nero. Poi ne frequenti qualcuno e ti accorgi che di nero spesso non è vestita neanche la salma. Eppure se ci chiediamo cosa l'etichetta richieda per essere consoni ad un funerale, la prima cosa che ci salta in mente è l'obbligo dell'abito nero. Forse troppi film a riguardo..
Come se le nostre convinzioni piegassero e negassero l'evidenza più banale e lampante. Come se la sovrastruttura culturale fosse in grado di azzerare del tutto la funzione rivelatrice ed immediata dei sensi. Come se gli occhi non vedessero realmente quello che stanno guardando e il cervello (spesso stolto) di cui siamo dotati, si accontentasse dell'idea che si già prefigurata di "quella cosa lì". Avremmo bisogno di essere più attenti a quello che troppo distrattamente osserviamo, di dare il giusto nome alle cose, di valorizzarle per quello che sono e non per quello che crediamo che esse siano. Il che magari potrebbe rendere il tutto meno rassicurante. Ma assai più vero. Perchè l'uva è al massimo giallina, ma mai, proprio mai, bianca.