giovedì 24 maggio 2012

LE COSE CHE RASSERENANO L'ANIMO

Volevo parlare di questo weekend appena passato: stragi, bombe, terremoti, morti, inni fischiati, partiti allo sbando, Bersani che gira in TV a spiegare convinto che il PD ha vinto, il dramma di Giacobbo che cerca su Voyager di spiegarci cosa c'è dopo la morte... Mi sembrava veramente troppo. Proviamo quindi ad essere beatamente leggeri per cercare di portare un paio di sorrisi che ce n'è di bisogno.

In virtù di ciò ho deciso di farvi pensare alle cose che danno lievità e soddisfazione all'anima, quelle che quando le fai (o ti accadono) ti rendono felice per un pò e ti sollevano dai brutti pensieri tipo: se Brosio (e dico Brosio) ha ricevuto addirittura la rivelazione dalla Madonna di Medjugorje, perchè io, impiegato quasi modello e persona pressochè corretta, non riesco a vedere neanche un presunto Ufo, a percepire un accenno di odore di violetta?

Siccome la risposta potrebbe realmente destabilizzarci nelle nostre credenze (pensate, se esite un Dio, al suo eventuale metro di giudizio e al suo senso dell'umorismo e poi provateci voi ad andare a dormire tranquilli) passarei all'argomento idiota del giorno, lasciando stare inutili interrogativi.

LE PASTARELLE DELLA DOMENICA
Usanza tipicamente romana, si va a pranzo da qualcuno (in genere parenti, tipo suocera) e si porta come dono il classico vassoio di cartone colmo di pastarelle di ogni forma, colore e  tipo, tanto per allegerire in carboidrati un pasto concepito spesso a base di lasagna e patate al forno. In alcune scuole di pensiero si opta per la versione mignon delle medesime, si ingrassa ugualmente ma se ne assaggiano di diverso tipo. Le migliori sono quelle con la frutta sopra: già a vederle danno gioia agli occhi. Quelle con la panna invece sono orribili perchè, secondo me, la panna sa di ovatta. Va rilevato che dal tipo di pastarelle e dall'incarto della pasticceria di provenienza è possibile capire il grado di tirchieria dei nostri ospiti. La pastarella come mezzo di scrematura sociale.

LA GITA IN BICI DI SERA PER ROMA
Sei stanco, la giornata è stata piena, hai mal di testa e tutto fuorchè la voglia di uscire? Eppure, giuro, capita di farsi convincere ad andare in giro per la città in bicicletta, magari in una serata tiepida, magari a mangiarsi una pizza in un vicolo tipico, magari lungo i fori romani, ed ecco che, magicamente, si torna a casa praticamente rinati e felici che neanche un bambino se gli si materializzasse davanti uno dei teletubbies in carne ed ossa. Pardon, in pelo e gommapiuma. Nonostante tutto, questa città rimane unica ed in grado di allietare il cuore come poche altre al mondo.

BROTHERS AND SISTERS
Con me funziona questo telefilm, ma ognuno può scegliere il suo. In questo, una famiglia californiana si dà un gran da fare tra politica, amori, lavoro e produzione di vino. La piacevolezza sta nella scrittura del plot che è praticamente perfetta e nella gara di bravura tra gli attori. Più o meno lo stesso effetto che fanno le fiction con l'Arcuri e Garko. Non scherzo! Se lo scopo è far tornare il buon umore, loro due funzionano perfettamente. Per altri motivi rispetto a Brothers and Sisters, ma il risultato non cambia: alla fine si ride comunque molto.

IL WATER E IL BIDET
Non c'è niente che distenda il cuore (e non solo) come la visione del proprio water quando ti scappa e la stai trattenendo da un pezzo. E' liberatorio, rilassante, rassicurante. Sottolineo il PROPRIO water, perchè farla altrove, nei bagni altrui o, peggio ancora, nei bagni pubblici è tuttaltro che rilassante: non ti devi poggiare, non ti devi sporcare, non devi toccare nulla.. insomma, sarà un mio tarlo, ma ogni volta che inizia la sfilza di "attento qui", "attento lì", l'effetto benefico di qualsiasi cosa, svanisce immediatamente. Nota di merito a parte per gli italiani e per il loro "strano" attaccamento al bidet, oggetto tanto bello quanto poco apprezzato all'estero. Se infatti fare la popò quando scappa è altamente liberatorio, non capisco come si possa continuare ad essere felici dopo, se ci si alza e se si va via senza lavarsi. Diciamolo: non si può essere completamente felici col culo sporco.

L'INCONTRO INASPETTATO
E' QUELL'incontro, con QUELLA persona, che arriva quando non ti aspetti nulla, quando potresti farne tranquillamente a meno e che invece ti sorprende per il fatto stesso di realizzare a posteriori di esserti ritrovato allegramente sorpreso. E' un pò contorto, mi rendo conto, ma rende l'idea. Può riguardare amore, amicizia, lavoro o anche tutte queste cose insieme, ma qui torniamo a parlare della De Filippi e di Costanzo e ho promesso prima: solo cose belle.
Comunque, ad alcuni è data la fortuna di averne più di uno nella vita, ad altri no, ma va bene ugualmente. Nel dubbio, non mangiate troppo aglio nell'attesa, non si sa mai e se la fortuna fa sì che accada, non gridatelo ai quattro venti nè, tantomeno, cambiate il vostro status su facebook da single ad accoppiato, primo perchè porta male, secondo perchè le cose preziose vanno lasciate nell'intimità.

LA MINESTRA DI FARRO, FUNGHI E POMODORINI SECCHI
Giuro, l'ho appena fatta ed entra a pieno diritto tra cose che procurano felicità.

LE COPERTINE DEI LIBRI
Lo ammetto, sono un superficiale, e le copertine dei libri spesso mi procurano più soddisfazione dei libri stessi, così come entrare nelle librerie e sfogliarli solo per il gusto di farlo.

IL SESSO
Anche qui, ognuno ha i suoi gusti. Nel senso, se uno ha piacere di guardare, che so, Rosanna Lambertucci o Osvaldo Bevilacqua su Sereno Variabile, va bene. Detto questo, ritengo che il vero piacere del sesso sia l'attesa. Ma solo del sesso, l'attesa di un autobus o della fila in posta, no.

I BEI FILM
Quando capita di andare al cinema controvoglia o con mille pregiudizi per poi uscirne come uno che ha appena avuto una rivelazione. Una delle ultime volte che mi è successo fu con il film di Virzì "Tutta la vita davanti". Folgorazione pura. In particolare la prima scena, quella in cui la protagonista va a lavorare sull'autobus e tutto il quartiere Eur di Roma balla come in un musical accompagnandola nel suo primo giorno di impiego. Gioia pura.

LA CASA IN ORDINE E PULITA
Qui siamo all'ABC. La soddisfazione che sostituisce la stanchezza subito dopo aver tirato a lucido la propria casa è senza pari. Così come la delusione che ti assale quando ti rendi conto che non durerà oltre il prossimo pasto.

I TIFOSI BUZZURRI
Mi spiego: il guardarli far danni, o il sentirli emettere tutti insieme fonemi in stile Bossi, o quando saltano all'unisono a colpi di singole vocali "OOOOOO" oppure "EEEEEEE" e compiacersi all'idea di non far parte di un tale branco di mentecatti.

IL TRAFFICO
Trovarsi bloccati negli ingorghi stradali a Roma non è così insolito. Ho imparato a trarne giubilo. Mi guardo intorno osservando le persone in attesa nelle auto e mi si apre il cuore: chi canta a squarciagola come se non ci fosse un domani, chi impreca e suona il clacson pur se cementato nella stessa posizione da minuti, chi si trucca, chi gioca col telefonino, chi si infila le mani nel naso. Tra le varie, quest'ultima è la migliore, perchè far scomparire le caccole nell'abitacolo è un talento che va riconosciuto e, formalità a parte, va ammesso che scaccolarsi è una delle cose più liberatorie del mondo.

IL TALENTO
Capita di riconoscerlo, in una voce, in un tocco di pennello, in un film ben riuscito, ma anche casualmente, in giro, nell'attitudine di qualcuno particolarmente portato nel realizzare qualcosa. Il saperlo individuare è fonte di grande speranza e gioia, ti fa pensare che non tutta l'umanità sia bieca e incapace di cose belle. Immagino però che il possederlo non sia sempre fonte di serenità e appagamento.

L'OMBRELLONE
Quando al mare fa caldissimo e tu te ne stai sotto il tuo ombrellone con quella leggera arietta rinfrescante che ti permette di schiacciare un sonnellino tanto breve quanto ristoratore, assentandoti dal contesto caotico intorno. Momenti celestiali.

IL CIBO
I cannelloni di carne fatti in casa, i crostacei sulla brace, le verdure sulla brace, la bruschetta sulla brace. La brace in generale direi. Strano a dirsi, ma i tizzoni ardenti provocano piacere..

Potrei andare avanti per ore ad elencare le cose che danno gioia, la verità è che ognuno ha le sue, per cui è anche inutile star a sindacare sul giusto e sbagliato a riguardo: se una è felice di sposarsi vestita da meringa, che si sposi così, se uno trova il paradiso nello stare tutto il giorno ad attendere che un pesce abbocchi all'amo, vada pure a pescare e se qualcuno effettivamente è contento quando Giacobbo gli parla per l'ennesima volta dei maya e della fine del mondo, che gioisca pure della catastrofe (intendo il programma TV non la fine del mondo).

Per tutti vale però sempre il consiglio di circondarsi di persone che sappiano gioire della nostra felicità più che dei motivi che la provocano. La felicità non si spiega, si può solo condividere, ma con pudore e a piccole dosi. Centellinandola la si salvaguarda e diviene più preziosa.

lunedì 14 maggio 2012

ATTO DI FEDE, EMILIO. E DI PAOLO BROSIO...

Ci siamo. Un’epoca è giunta al termine. I segni dell’imminente fine ci sono tutti: dopo Carlo Conti papabile conduttore del prossimo festival di Sanremo, dopo Nina Zilli nuova lady della canzone italiana che però stona più spesso di quanto azzecchi le note, dopo Paola Perego che diventa una delle conduttrici di punta di Rai1, un altro evento inspiegabile è giunto a turbare i nostri umori già duramente messi alla prova dal Governo Monti: Emilio Fede è stato cacciato dalla direzione del TG4 ed il famigerato telegiornale continuerà senza la sua supervisione.
                                      
Emilio, disperato, grida al complotto e rilascia interviste al vetriolo contro Mediaset e Fedele Confalonieri colpevoli di avergli teso un agguato stile congiura (novello Giulio Cesare, che però  era un po’ più alto di lui) per togliergli la poltrona del TG più obiettivo e ben realizzato della televisione italiana (dopo Studio Aperto, ovviamente, che rimane un esempio inarrivabile di giornalismo inviso al potere per la pervicacia dei suoi servizi che non guardano la faccia di nessuno. Solo tette e culi).

Emiliolo, l’ottavo nano, spiega con gli occhi lucidi che hanno approfittato del fatto che il suo amico d’avventure, Silviolo, fosse tutto preso da una partita di calcio per tirargli il fendente finale che lo ha costretto a lasciare la tanto bramata poltrona di direttore del TG4.

Insomma, Fede è ora disoccupato al limite della sussistenza ed è anche nei guai per un sacco di faccende e di relative intercettazioni telefoniche: per i soldi richiesti a Silviolo con tanto di cresta fatta da lui e dal suo amico Lele Mora, per la questione delle fanciulle che conduceva ad Arcore per partecipare alle ormai arcinote gare di Burlesque, per l’imbarazzante gestione della fanciulla Ruby Rubacuori che, ancora minorenne, fu scoperta proprio da Emiliolo in un concorso di bellezza ed introdotta sempre dallo stesso a casa Arcore alla ricerca di un’occupazione seria, dapprima come cameriera, poi come poliziotta, poi come infermiera: insomma, di divise sembra averne cambiati molti durante le famose serate.

Nonno Emilio è inoltre nei guai anche per una presunta gita fuori porta al fresco delle Alpi svizzere, dove sembra che l’ex direttore di TG sia andato a portare dei contanti (tanti) dentro una valigetta e che qualcuno lì, non troppo convinto della provenienza di cotanto denaro, lo abbia fermamente respinto, segnalandolo per giunta alle compenti autorità. D'altronde, Emilio caro, questi sono svizzeri mica a caso e, a parte la cioccolata e gli orologi, sono noti per mettere i puntini sulle i in maniera metodica. C’era da aspettarselo Emiliuccio, soprattutto perché, dopo anni di notizie-minchia come quelle che ci hai rifilato, hai una credibilità pari a quella di Wanna Marchi o del Mago Othelma ed è normale che qualcuno possa chiedersi da dove vengano così tanti soldi..

Ovviamente Emiliolo nega tutto: si presenta dai magistrati spontaneamente, esce sorridente e dichiara di aver voluto chiarire tutto subito, asserendo: ma secondo voi, io sono così scemo da andarmene in giro con una valigetta piena di contanti, così? Rischiando di essere riconosciuto?

Ora, Emiliuccio caro, fra me e te: come ce li vorresti portare tu dei soldi in Svizzera? Magari con un bonifico dal tuo conto corrente italiano aggiungendo nella causale “spostamento di enorme somma su conto svizzero per evadere le tasse troppo alte in Italia?” Un'idea che non brilla per acutezza, ammettiamolo.

Insomma, al povero Fede ultimamente non ne va bene una ed io, egoisticamente parlando, sono piuttosto agitato a riguardo. Tolta “la tata”, finita per sempre, e “Beautiful” che però va in onda in orari in cui la gente per bene sta lavorando, erano rimasti solo lui e il suo TG4 a farci ridere copiosamente.

Fatelo tornare, vi prego, tanto la credibilità del TG4 è stata talmente minata negli ultimi decenni che anche se arrivasse Travaglio a condurlo, sembrerebbe comunque un manifesto filo berlusconiano malfatto. Cosa vi costa? Piersilvio B. e Fedele C. rimettete Emiliuccio al suo posto e, già che ci siete, richiamate Brosio per farlo trattar male in diretta da Fede. A noi piaceva tanto.

Casomai questa volta invece di piazzarlo davanti al Palazzo di Giustizia come ai tempi di mani pulite, Brosio, lo potreste far collegare da Medjugorje, luogo di rivelazioni mariane a cui deve la sua seconda carriera di scrittore di libri a tema sacro, salvato e redento dalla ritrovata Fede (quella vera, non Emilio) e da lì, invece di aspettare l’uscita dei politici in manette in stato di arresto, potrebbe aspettare in diretta le apparizioni della Madonna. Tanto sempre di eventi miracolosi si tratta. Con un’unica differenza: il primo è molto più raro.



                                            

martedì 8 maggio 2012

MA COSA TWITTANO LE TWITTSTARS??

Il futuro dell'Italia è in mano a Twitter e ai suoi utenti che, diciamolo, sono spesso più sagaci ed informati di quelli (più numerosi) di facebook. Se, infatti, "facciadalibro" è la moglie, twitter è invece un pò l'amante a cui dedicare magari meno caratteri ma in modo più sentito e pregnante, un mondo virtuale in cui sono banditi i moralismi e i buonismi tipici di facebook.

Un capitolo a parte nel mondo di twitter va dedicato alle twitstars, alle celebrities che "cinguettano" i loro pensieri e le loro foto condividendoli senza filtro con le migliaia di followers che seguono le loro eroiche gesta e le loro ardite incursioni nel lessico italiano.

Il fatto che non ci sia filtro è di certo un bene per il nostro buonumore, meno spesso per il loro: nessun ufficio stampa a mediare e subito escono fuori le profondità reali delle persone e le magagne. Ho pensato di fare una piccola lista dei Vip che seguo io in prima persona su twitter e di quelli che mi vengono ripostati da altri utenti. Senza offesa per nessuno.

FIORELLA MANNOIA
Twitta sempre su argomenti impegnati, spesso di politica e ancora più spesso con toni da rivoluzionaria passionaria. Lodevole e coraggiosa. Io però mi sono fatto l'idea che viva in pianta stabile in una comune e che, per mantenere la linea tuttora invidiabile nonostante non sia più giovanissima, si cibi solamente di volantini avanzati dall'ultima manifestazione di piazza.

ROSARIO FIORELLO
Fiorello per i più. Uno dei più seguiti su twitter fino al giorno in cui è fuggito via dalla piattaforma sociale creando un caso: perchè è scappato Fiore?!? Ma lui è così: si fa desiderare e non si concede facilmente. Rimane (ripostata da altri) la sua edicola quotidiana: lui che col telefonino riprende il suo edicolante che commenta i fatti del giorno. Dovessi dire: il mio giornalaio fa ridere di più ed è anche più simpatico. Ma di Fiorello non si può parlar male perchè lui è come le pastarelle della domenica o come la vista del water quando ti scappa e te la stai trattenendo da due ore: alleggerisce l'animo.

GIUSEPPE FIORELLO
Fratello minore di Rosario Fiorello, ormai attore consolidato. Twitta regolarmente, anche di cose serie. Più spesso ci informa su dove si trova, quello che fa, manda saluti, baci e abbracci un pò a tutti, sempre a modo ed educato, un fratello maggiore insomma o anche un padre di famiglia. Unica controindicazione: ci si addormenta facilmente. Vietato leggere i suoi twitt mentre si guida.

FEDERICA PANICUCCI
Non la seguo ma non posso esimermi dal citare un arcinoto twitt  della conduttrice (iper-ripostato) che allarmata per un furto del suo account ha avvertito i suoi followers dichiarando: "mi hanno clonato!". Tutti, a ragione, hanno risposto all'appello temendo che la stacanovista conduttrice, ora dotata di un doppio, raddoppiasse anche la durata in TV di Mattino5. Fortunatamente sbagliando.

MELISSA SATTA
Una marea di followers che pendono dai suoi twitt che, generalmente, suonano così: "mangiato passato di verdure", "palestra fatta", "quasi quasi dormo", ecc.. Insomma, la ragazza trasuda contenuti. Più ancora risaltano gli strafalcioni che la ex velina imbrocca: ricostruire doppie e accenti nei suoi post è un incarico degno del miglior Lucarelli. I suoi epitaffi andrebbero mostrati nelle scuole al grido di "volete avere successo nella vita anche a costo di diventare così sgrammaticati?!?". Ahimè, temo la risposta...

ELISABETTA CANALIS
Anche lei scrive perlopiù di: "faccio questo", "faccio quello", "preparo la pasta"... tipo la Satta, che infatti nasce Velina anche lei. Poi dici che uno ragiona per luoghi comuni..

BARBARA D'URSO
Anche la pettoruta conduttrice gode del favore di migliaia di followers che le scrivono cose tipo: "grazzie di esistere", "Ke bela che sei", "ti prego invitami alla tua trasmisione". Ma lei, lo sappiamo, tratta costantemente con i casi umani, per cui è normale che poi questi si aggreghino. Giuro: non c'è ironia in quello che scrivo e se vedesse la mia faccetta contrita di circostanza mentre digito, ci crederebbe anche lei.

ROBERTO SAVIANO
Su twitter leggerlo risulta leggero come una cena a base di bagna cauda. Per carità, massimo rispetto per il coraggio e per l'impegno sociale e politico, ma i suoi twitt sono allegri come le trasmissioni mattutine di radio Maria. Sono certo che come lettura per alleggerire il suo risveglio opti per l'intera Recherche di Proust. Me lo vedo al buio con una candela accesa vicino al PC, tipo Silvio Pellico. Urge una rehab con annessa full immersion di sitcom.

MASSIMO BOLDI
Non lo seguo, ci tengo a dirlo a scanso di equivoci e perchè tengo alle mie amicizie. Ma devo ammetterlo, lui è una certezza: non fa ridere nei suoi film e continua a non far ridere nei suoi twitt: coerente.

DARIA BIGNARDI
Impegnata e snob anche su twitter. Una certezza. Brava!

PAOLA IEZZI e CHIARA IEZZI
Le unisco, come nella musica, ma va detto che nel web emergono due fanciulle perfettamente distinte. Tra le poche ad interagire con i loro followers e pronte ad esporsi su argomenti vari. Chiara è più saltuaria ma la Paola ci da dentro e spesso discute con chi la segue se non è d'accordo sull'argomento trattato. Prendete esempio Vip che vi parlate addosso. Certo, Paola si fotografa un pò troppo, ma, non mancando di ironia e tenendo conto che se lo può permettere..

SIMONA VENTURA
Non la seguo, ma da quel poco che mi arriva, direi che più o meno twitta come parla inglese.

J-AX
Ex articolo31, ora solista, condannato ad essere un eterno pischello, come Gianni Morandi e quindi un giorno ritroveremo anche lui a presentare Sanremo. Twitta spesso di musica. E' simpatico e non se la prende mai, anche quando gli fai notare che le doppie nei suoi twitt non è che siano proprio sempre azzeccatissime. Si fa una risata e magari contraccambia la punzecchiatura. Di nuovo prendente esempio Vip! Mi ha fatto notare che l'idea che sia antipatico deriva dalla sua faccia e chi lo conosce poi si ricrede. Potrebbe esser vero.

SYRIA
Non so perchè se penso a lei mi viene in mente la ragazzina di Sanremo, però la Syria di oggi deve essere una tipa assai insolita, che non ce la racconta giusta. Dai twitt che mette on line traspare una fanciulla serena e una mamma appagata. Io continuo a pensare che sia una pazza scatenata tutta rock and roll.

PAOLA TURCI
Anche lei, tipo Fiorella Mannoia, è impegnatissima nel sociale e in politica. Ma, oltre ai ritagli di volantini rivoluzionari, la Turci sembra ancora in grado di mangiare cose vere, come una caprese o del prosciutto e melone.

LORELLA CUCCARINI
E' bionica, non c'è dubbio: 200 figli, famiglia, lavoro, palestra, sempre pronta e preparata in ogni occasione e, nonostante ciò, riesce perfino ad avere il tempo per rispondere ai twitt dei suoi followers. Un'aliena. Ma io ho capito il trucco: lei è una che sa ottimizzare e secondo me, mentre risponde ai fans intanto si porta avanti con gli addominali, quelli obliqui, che sono più pesanti.

ROSANNA LAMBERTUCCI
Lei su Twitter c'entra come il latte la mattina dopo la spremuta di arancia. Eppure ho l'idea che tra poco uscirà in edicola una pubblicazione con la sua faccia super sorridente e super immobilizzata dal titolo "Rosanna, più twitter più belli" in cui ci spiega che twittare fa dimagrire se fatto con parsimonia e lontano dai pasti.

MARISA LAURITO
Una delle ultime arrivate: fa troppo ridere il fatto che non azzecchi i tasti nel digitare i messaggi ed escano fuori frasi come "al bando hci fa mael agli animail" cosa che trasforma i messaggi di impegno sociale in gag involontarie. Urgono occhiali per digitare correttamente. O, in alternativa, un segretario Geek. 

NICHI VENDOLA
Riesce ad essere prolisso e retorico anche quando è limitato dai soli 140 caratteri che twitter mette a disposizione: un talento inarrivabile. Almeno finchè Renato Zero non sbarcherà su Twitter.

VENDOMMERDA
Lo inserisco tra i Vip di twitter per la sua funzione ANTIVIP per eccellenza. Cosa fa? Ridicolizza tutti gli utenti di twitter, ripostando (rigorosamente senza aggiungere commenti, tralaltro del tutto inutili) quelle frasi che si fanno notare per l'idiozia assoluta che trasudano.  La puntualità con cui bastona chiunque (vip e loro fan innanzitutto) evidenziando "orrori" grammaticali e banalità di ogni genere, è per Vendommerda quasi una missione. Chi si nasconde realmente dietro tale pseudonimo rimane sconosciuto, ma, chiunque sia, per il servizio sociale reso di richiamo all'umiltà (soprattutto nel caso di vip) avrebbe diritto ad un vitalizio.

ORNELLA VANONI
Impossibile non finire con lei, la più moderna di tutti quelli appena citati. Twitta su tutto ed in chiave sarcastica che la metà basta. E' stato amore a prima vista quanto, guardando Giorgia cantare in TV da Fiorello una vecchia canzone ha scritto immediatamente: "brava. Io l'avrei fatta meglio!". Un mito. Ci aggiorna dicendoci che va a fare la pipì, che il tal tizio che canta alla fine gli fa schifo e che l'altro gli piace molto, promuovendolo. Ultimamente twitta molto meno, il che è un male. Concludo con questo appello: torna a scrivere super Ornella, che su twitter uno spirito libero come il tuo è obbligatorio che ci sia!