giovedì 2 febbraio 2012

L'UVA BIANCA. L'UVA NERA.

Perchè l'uva bianca è, in realtà, verde? O l'uva nera? Lo vediamo tutti che giace sui banchi dei supermercati ricca nel suo colore violaceo e non certo nero. Allora perchè siamo convinti che sia nera?  Indissolubilmente convinti che abbia il colore più indossato nelle grandi occasioni tipo i funerali,  il nero. Poi ne frequenti qualcuno e ti accorgi che di nero spesso non è vestita neanche la salma. Eppure se ci chiediamo cosa l'etichetta richieda per essere consoni ad un funerale, la prima cosa che ci salta in mente è l'obbligo dell'abito nero. Forse troppi film a riguardo..
Come se le nostre convinzioni piegassero e negassero l'evidenza più banale e lampante. Come se la sovrastruttura culturale fosse in grado di azzerare del tutto la funzione rivelatrice ed immediata dei sensi. Come se gli occhi non vedessero realmente quello che stanno guardando e il cervello (spesso stolto) di cui siamo dotati, si accontentasse dell'idea che si già prefigurata di "quella cosa lì". Avremmo bisogno di essere più attenti a quello che troppo distrattamente osserviamo, di dare il giusto nome alle cose, di valorizzarle per quello che sono e non per quello che crediamo che esse siano. Il che magari potrebbe rendere il tutto meno rassicurante. Ma assai più vero. Perchè l'uva è al massimo giallina, ma mai, proprio mai, bianca.




1 commento:

  1. Oddio, ma questa è una disquisizione filosofica vera e propria! Mi piace molto la metafora dell'uva bianca e dell'uva nera per dire che spesso osserviamo senza troppa capacità critica quello che abbiamo davanti gli occhi. Ma l'uva bianca e nera così si chiamano perché da secoli è radicata questa definizione nella lingua italiana e a nessuno è mai venuto in mente di rinominarla uva verdina o uva violacea. Non so, forse è solo una questione di economia linguistica...

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