mercoledì 21 marzo 2012

ELISABETTA CANALIS TESTIMONIAL DELLA SETTIMANA DEL CERVELLO..

Scoprire che Elisabetta Canalis è la testimonial della settimana del cervello è stata la cosa più divertente capitatami negli ultimi giorni. Voi direte che non ho una vita molto allegra probabilmente, il che potrebbe essere vero, ma a me sta cosa ha fatto troppo ridere. Per carità Elisabetta, sei una ragazza sveglia, lo sappiamo, ma da qui ad essere presa a modello di utilizzo del cervello.. Diciamo che prima di te mi verrebbero in mente anche altri nomi, che so, Margherita Hack, Umberto Eco, ma anche Floradora, il cane di Paolo Limiti, poi subito dopo loro, tu. Ma dopo.



Pubblico qui sopra i documenti affinchè non si dica che parlo senza cognizione di causa: giudicate voi a chi fareste completare i puntini dall'uno al sessanta sulla settimana enigmistica se lo scopo fosse quello di ottenere una figura se non altro interpretabile a grandi linee.

Lo so, la campagna in questione non è legata alle facoltà intellettive, ma alla prevenzione di alcune patologie, solo che vedere la faccia sanremese dell'Elisabetta associata al concetto di cervello è proprio una roba che farebbe ridere anche Mario Monti, che non è propriamente incline alla risata grassa.

E' come se mettessero il faccione con il capello cotonatissimo di Rita Levi Montalcini sul manifesto pubblicitario che reclamizza il tour per la selezione delle nuove veline o quello supersiliconato di Moira Orfei acchittata a madonna circense come testimonial di una campagna contro lo sfruttamento degli animali: trattasi di palese contraddizione in termini.

Però Elisabetta, conscia della facile ironia di cui potrebbe essere vittima, sta lavorando molto per dimostrare di essere degna di interpretare la testimonial per la settimana del cervello: ha ripreso in mano i libri di geografia scoprendo la Basilicata, il goniometro per le figure tonde (sulle rette parallele è già brava di suo, le disegna bene e sa spiegare senza problemi il concetto di queste due linee che, sembra, non si incontrino mai) e sta imparando a twittare da sola senza sbagliare le doppie.

Elisabetta è la quintessenza dell'Italia di oggi: il dramma non è che sia diventata famosa perchè si è spogliata per un calendario, ma che una volta rivestitasi non ha saputo fare o dire altro. Tranne le figure geometriche tonde, ma lì c'è il goniometro che l'aiuta e quindi non conta.

Va anche detto, ad onor del vero, che la Canalis è stata vittima in prima persona di una delle piaghe che affliggono l'Italia impedendole di crescere come paese: la fuga di cervelli all'estero. Elisabetta infatti, sottostimata e sottoretribuita in patria, ha dovuto cercare fuori dai nostri confini un riconoscimento che qui tardava ad arrivare ed è così che, come tanti altri scienziati e ricercatori  incompresi, si è ritrovata a chiedere lavoro negli Stati Uniti, il paese della speranza, il paese dove ognuno ha una possibilità se ha le capacità per saper fare e voglia di lavorare.

E' sull'onda di questa chance che Elisabetta è approdata a Dancing with the Stars, il Ballando con le Stelle targato USA. Ma gli americani, che sono intelligenti e altruisti, intuento subito il potenziale inespresso della fanciulla, hanno fatto in modo di eliminarla alla prima puntanta per non privare l'Italia di cotanta speme per il futuro.

Si dice che Elisabetta si rimasta molto male per questa eliminazione e che, stoica, abbia deciso di darci dentro con le lezioni di danza per dimostrare di saper anche (?!?) ballare, quindi è corsa in un negozio di elettrodomestici per comprare delle scarpette da ballo, ma pur insistendo con le commesse, alla fine, delusa, non le ha trovate e ha dovuto rinunciare al suo sogno di danzare.

Noi italiani, dal canto nostro, siamo lieti che da Euronics non vendano scarpette da ballo, perchè così Elisabetta, seppur con la tristezza di chi ha avuto il proprio sogno infranto, ha deciso di rimanere nel suo paese di origine, dove per fare tanti soldi non è richiesta alcuna attitudine particolare.

Bentornata Elisabetta, l'Italia ha tanto bisogno di gente come te.

2 commenti:

  1. ahahahahahaahahah veriterio al massimo!Grandissimo!!=)Elisabetta cerca di fare anche un corso di dizione serio invece di spendere tutti i tuoi soldi per pipparti di coca...una sarda con l'accento milanese non si può sentire!

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  2. Ma i corsi di dizioni li ha fatti anche.. pensa te! :D

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