lunedì 12 marzo 2012

I PROVERBI INATTENDIBILI E STUDIO APERTO.

Dal momento in cui ho scoperto che quando si dice "a caval donato non si guarda in bocca" per donato non si intende il nome del quadrupede ma il fatto che se una cosa è regalata non si deve stare tanto a questionare,  mi si è aperto un mondo sulla faccenda dei detti e sulla loro pretesa di insegnarci qualcosa di retoricamente saggio. Un cavallo regalato? Intanto chi regalerebbe un cavallo (ma anche un semplice pony) oggi giorno? Prendendo però questo proverbio per vero, allora varrebbe che se un regalo è brutto, ma brutto sul serio, andrebbe bene comunque in quanto tale. Per chiarire meglio: siete allergici ai felini, vi regalano un gatto e voi  aprendo il pacco rischiate di rimanerci? Bene, mentre state soffocando dovreste comunque cercare di simulare un minimo di gratitudine e di felicità perchè trattasi di dono.

 Qualcosa non va.

Alla prova dei fatti vi dimostrerò che i proverbi e i modi di dire hanno più o meno la stessa attendibilità dell'oroscopo che ogni mattina trovate sulla free-press della metropolitana e che forse, ma solo volendo essere propositivi, possono essere un pelino più attendibili delle notizie di Studio Aperto. Ma solo un pò.

Io, ad esempio, non ho mai veramente capito che minchia significa quando le fanciulle, parlando dell'amica comune fidanzata da tre decenni con lo stesso tipo, convengono asserendo: "beh, dopo tanti anni che si sta insieme, o ti lasci o ti sposi...".
Io, quando sento questa frase fatta, mi preoccupo tanto. Sul serio. Perdonatemi se mi soffermo un attimo sulla faccenda. Allora, tu stai con uno che saresti propensa a lasciare perchè ormai dopo tanti anni vi lega la stessa passione che c'è nel fare la raccolta punti del supermercato, quindi che fai? Decidi, a rigor di logica, che non lo lasci, ma solo a patto che ti sposi. Suona bene, no? Ammettilo, a scuola non dovevi andare granchè per partorire un tale ragionamento simil-mentecatto. Ma scusate, è come uno che sta per attraversare un incrocio super-pericoloso e, pur sapendo che se non si ferma ci sono ottime possibilità che vedrà (fluttuando dall'alto) la lapide issata a suo ricordo sul ciglio stradale, invece di rallentare che fa? Accelera. Ribadisco, qualcosa non va, eppure chi cita questa frase assume sempre l'aria di chi crede di possedere la stessa saggezza dell'ultimo Paolo Brosio, quello illuminato sulla via di Medjugorie. Il che non è possibile perchè i depositari di cotanto sapere sono pochi e sceltissimi. Come i filetti di merluzzo surgelati, quelli di marca però.

Gli esempi sono infiniti e i detti elaborati da gente che per anni ha evidentemente pasteggiato con candeggina e similari, non si contano: "le cose migliori sono quelle inaspettate". Un treno in faccia forse non lo è? Eppure ci sono eventi più auspicabili di un frontale con un frecciarossa.
"Nella vita bisogna guardare sempre avanti". I più grandi cetrioli non arrivano forse da dietro? Io una sbirciatina alle mie spalle la darei.
O anche "altezza mezza bellezza". Fassino non è forse più alto di Pippo Baudo? Per questo diventa magicamente attraente? Per par condicio cito anche: "il vino buono sta nelle botti piccole". E il povero Brunetta allora? Però, va detto, lui ha dalla sua un gran bel carattere, affabile e simpatico, talmente tanto che infatti si è comunque sposato bene. Con una stragnocca. Una che è andata oltre le apparenze. Perchè "la bellezza non è tutto"... 

E ancora: "vedrai che una volta toccato il fondo non potrai che risalire." Ci sono chilometri di tunnel scavati da persone che, a forza di sentirsi dire "tranquillo che più in basso di così non si può scendere", sono praticamente arrivate a vivere in un monolocale sito nel nucleo del globo terrestre.

E' innegabile, c'è veramente un detto per ogni situazione ed è sempre, scientificamente, sbagliato.

Vogliamo parlare dell'abusato "meglio un uovo oggi che una gallina domani?". Alzi la mano chi veramente ci trova un qualsiasi senso percorribile, perchè qui sconfiniamo nel delicato campo del vale tutto e tutto il contrario, proprio come in politica per la TAV. Mettiamo anche che io mi mangi un uovo oggi, e poi domani e poi domani ancora. Ma chi lo dice che sta povera gallina partorirà uova tutti i giorni. E poi, non potrei tirarle il collo e comunque sfamarmi con certezza mangiandone un pezzo alla volta per una settimanella almeno? Per me questo detto rimane uno dei più oscuri.

Concludendo, io diffiderei dall'utilità di tutta questa saggezza tramandata come fosse oro colato. Ne terrei  certo conto, ma senza crederci troppo, proprio come quando uno guarda le news di  Studio Aperto e  sa che tanto le cose che stanno dicendo non sono poi vere fino in fondo. Certo, se tornasse a leggerle Paolo Brosio, allora...

4 commenti:

  1. sempre puntuale!Complimenti Danilo ti seguo sempre!!

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    1. Grazie Linda. È un piacere saperti affezionata alle mie cialtronate!

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  2. a me perseguita sempre la storia della botte piccola e dell'altezza mezza bellezza e come mai gli uomini preferiscono le strafighe di 1.75 minimo?=P

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