martedì 6 marzo 2012

I CASSONETTI E L'ALITO. GLI OGGETTI MAL UTILIZZATI.

In generale, quante cose sono create per facilitare la nostra e (soprattutto) la vita altrui, eppure per qualche inspiegabile ragione non vengono utilizzate?
La maggioranza degli oggetti di cui siamo circondati ha, o dovrebbe avere, uno scopo ben preciso di utilizzo: con la scopa ci pulisci, con la lampadina ci fai luce, con lo spazzolino ti lavi i denti, però vivendo nella società (anche solo quel minimo indispensabile) ti accorgi subito di un'inquietante evidenza: nella legge che regola l'utilizzo quotidiano di alcuni oggetti qualcosa non torna.

Prendiamo proprio lo spazzolino da denti: presente praticamente in ogni italica casa, è lampante che non è che sia sempre utilizzatissimo da tutti. Non ditemi che non è capitato anche a voi di esservi maledetti da soli subito dopo aver salutato il solito tizio in ascensore provocando il suo buongiorno di ritorno che vi ha lasciato senza fiato per l'impatto del suo alito, costringendovi all'apnea, con il vostro volto che da roseo diventava violaceo, oppure di avere un collega di ufficio che vi obbliga a stare con le finestre aperte anche quando fuori c'è meno 10 per evitare di saturare l'ambiente col tanfo di carogna morta che la sua bocca soavemente emana. Se non vi è mai capitato cominciate a ricostruire le ultime settimane pensando se e quante volte il vostro collega d'ufficio corre con una scusa alla finestra quando voi entrate nella stanza e a fatevi due domandine...

L'indicatore di direzione nelle auto, detto anche freccia, è un'altra cosa di quelle il cui utilizzo è evidentemente ignoto ai più. Sta là a portata di mano eppure quasi tutti evitano di confrontarsi con questa realtà, fingono che non esista e, se per qualche retaggio culturale la utilizzano, lo fanno comunque in maniera estrosa e originale: procedo lentamente in mezzo alla carreggiata così tu, che stai subito dietro di me, non riesci a capire dove voglio andare e all'ultimo, ma solo all'ultimo, metto la freccia a destra e svolto con noncuranza a sinistra. Così, solo per confonderti un pò e movimentare un minimo la tua piatta giornata. Eppure la freccia è una cosa che potrebbe essere utilizzata con tranquillità perchè non è che la devi richiedere a parte quando compri una macchina, già c'è, è inclusa, e la rata mensile dell'auto non aumenta in proporzione alle volte che la azioni.

I secchioni dell'immondizia: va bene quando sono stracolmi, ma quando sono vuoti e i sacchetti della spazzatura vengono comunque posizionati di lato a questi lungo i marciapiedi? Eppure esistono questi contenitori, giusto? Tu ci sei di fronte, cosa ti cambia? Sprechi forse più calorie gettando i tuoi avanzi dentro il secchione? O semplicemente nel dubbio che una cosa vada o meno nell'umido, preferisci toglierti dall'impaccio e lasciare i resti del tuo pranzo in strada?

Le docce in palestra. Un richiamo a tutti: ci sono, utilizziamole pure in allegria e con piacere. TU, che in pausa pranzo corri ad allenarti perchè speri che una volta fisicato la tua vita sociale subisca un incremento esponenziale e poi, dopo aver sudato per bene, senza batter ciglio, rimetti camicia, giacca e cravatta e ritorni in ufficio senza aver fatto una doccia, proprio TU dovresti sapere che, uno, la doccia è inclusa nell'abbonamento della palestra, due, farla ti porta via solo 5 minuti, tre, puoi essere superfisicato ma se non ti lavi avrai sulle tue prede lo stesso effetto del raid sulle zanzare: le farai retrocedere già nel raggio di 4 metri.

Insomma, se le cose ci sono ci sarà un motivo, o no? Se a maggior ragione le paghi pure perchè poi finisci per evitarle come eviteresti tua suocera dopo i primi anni di matrimonio? E stai attento a non mischiare le questioni trattate: è l'immondizia che bisogna gettare nei contenitori appositi e non il tuo alito che deve sapere di cassonetto. Tanto per chiosare il tutto.

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